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Rinnovabili e solidali

Rinnovabili e solidali

Il Comune di Messina si affida a Enel X per avviare una Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale nel quartiere Mangialupi.

Pubblicato il: 10 MAGGIO 2022
Consumatori sì, ma anche produttori: in questo caso di energia. È quello che sta per accadere a Messina, dove il Comune ha incaricato Enel X di creare una Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale, ossia un’associazione grazie alla quale soggetti pubblici e privati (persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali, amministrazioni locali) possono realizzare impianti comuni per la produzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili ed essere in grado, così, di generare valore economico, sociale e ambientale per il proprio territorio. Un’importante opportunità di sviluppo, nonché un concreto strumento per la transizione energetica, che si inserisce perfettamente nell’ambito di attuazione del Decreto Legislativo 199/2021, entrato in vigore lo scorso 15 dicembre, e che recepisce la Direttiva Europea RED ll sulla promozione dell’uso dell’energia proveniente da fonti rinnovabili.
Le comunità energetiche rinnovabili

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Come accedere ai benefici della condivisione di energia pulita e cosa prevede la normativa.

Un cambiamento necessario per affrontare l’attuale scenario energetico, che Enel X supporta offrendo una serie di servizi funzionali al processo di creazione e gestione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, nonché alla distribuzione dei benefici che ne derivano a tutti i soci.

Recupero e rilancio

Impianti fotovoltaici

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Accompagniamo la tua azienda nel percorso di sostenibilità.

Nel caso specifico di Messina, l’intervento progettato da Enel X riguarderà il rione Mangialupi, a partire dalla sede di proprietà comunale dell’associazione LE.L.A.T. - Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza, che sarà coinvolta insieme ad alcune famiglie del quartiere nell’ambito di un più ampio progetto di lotta alla povertà. Il progetto di Enel X ha previsto l’adeguamento e la messa in funzione dell’impianto fotovoltaico da 20 kWp già presente sul tetto dell’edificio in questione, nonché la realizzazione di un nuovo impianto da 35 kWp, per una potenza complessiva di quasi 55 kWp. Dopo l’approvazione dello Statuto e del Regolamento da parte del Consiglio Comunale, verrà formalmente costituita la Comunità Energetica Rinnovabile e l’impianto inizierà a condividere circa 80.000 kWh l’anno di energia da fonte rinnovabile con gli altri soci della Comunità
L’energia così generata verrà in parte utilizzata per diminuire i costi della bolletta elettrica dell’edificio – quindi della comunità di recupero per tossicodipendenti – e in parte condivisa con le famiglie e le piccole imprese che si trovano nelle immediate vicinanze dell’impianto di produzione.

Meno emissioni, più solidarietà

Il lavoro svolto da Enel X con l’amministrazione comunale peloritana apporterà al territorio sia benefici ambientali che economici e sociali. Si stima infatti che la realizzazione della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale comporterà una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 26 tonnellate annue e l’erogazione da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) di un bonus economico di 13.000 euro all’anno (per 20 anni) ai soci della Comunità, rappresentando un contributo concreto alla riduzione della povertà energetica. I benefici concessi dal GSE, dovuti alla condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, saranno infatti distribuiti alle famiglie disagiate le cui utenze siano allacciate alla medesima cabina di distribuzione cui è connesso l’impianto fotovoltaico: in tal modo, il fatto stesso di mettere a disposizione i propri consumi energetici permetterà a questi nuclei familiari di ridurre il peso della bolletta elettrica.