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comunità energetica blufi

Blufi dà il buon esempio

La Comunità Energetica Rinnovabile della cittadina siciliana si allargherà presto ai Comuni circostanti.

Pubblicato il: 18 MAGGIO 2022

Il contesto

Blue Green Energy. È questo il nome del progetto al quale ha aderito Blufi, piccolo borgo a 800 metri sopra il livello del mare, proprio nel cuore delle Madonie, in provincia di Palermo. Un paesino di circa mille abitanti che, nel periodo primaverile, vede i campi circostanti trasformarsi in un tappeto di migliaia di tulipani selvatici rossi. Questa “piccola Olanda”, apparentemente così distante dall’idea di modernità, è in realtà proiettata verso il futuro. Già, perché l’amministrazione comunale di Blufi ha deciso di accogliere la proposta di Enel X di fondare la prima Comunità Energetica Rinnovabile “intercomunale”, che coinvolgerà altri 5 Comuni delle Madonie: Bompietro, Castellana, Geraci, Petralia Soprana e Petralia Sottana.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono libere associazioni tra cittadini, piccole e medie imprese, enti pubblici, che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, ottenendo contemporaneamente benefici economici, ambientali e sociali. L’allargamento dei requisiti introdotti dal Decreto Legislativo 199/2021, che recepisce la Direttiva Europea RED II sulla promozione delle energie rinnovabili, consente ai piccoli Comuni di aggregarsi in Comunità Energetiche Rinnovabili “intercomunali”, in modo da aumentare la produzione di energia condivisa e il numero di soci della CER medesima.
comunita energetiche rinnovabili

Comunità energetiche rinnovabili

La condivisione di energia elettrica da fonti pulite a partire dalla PA a vantaggio della comunità.

Per le Pubbliche Amministrazioni è un’ottima opportunità per contribuire a rendere la propria città più “inclusiva, sicura, duratura e sostenibile”, come auspicato dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) n° 11 dell’Agenda 2030 dell’ONU, e per contrastare la povertà energetica, in linea con l’SDG n° 7, che punta ad “assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

Un progetto snello e solidale

In particolare, il progetto condiviso da Enel X con Blufi, raccontato anche nel corso della trasmissione Linea Verde Link andata in onda su Rai1 lo scorso 30 aprile, prevede la realizzazione di 3 impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici scolastici comunali, per una potenza complessiva di 64 kWp, cui se ne aggiungeranno non appena possibile altri, realizzati da soggetti pubblici o privati.
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In questo modo si otterrà la produzione di circa 90.000 kWh l’anno di energia elettrica pulita, che sarà condivisa con un nucleo originario di 16 soci. Il tutto apporterà vantaggi:

  • ambientali, con la riduzione delle emissioni di circa 29 tonnellate di CO2 all’anno;
  • economici, grazie all’erogazione da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) di un bonus di 15.000 euro all’anno (per 20 anni) da distribuire tra i soci della Comunità;
  • sociali, con un contributo concreto al risparmio sulla spesa e alla riduzione della povertà energetica.
Così facendo, la Comunità Energetica di Blufi contribuirà al raggiungimento degli obiettivi che la transizione energetica impone anche a livello locale.

Un insegnamento per i giovanissimi

È un progetto, quello del Comune madonita, che va di pari passo con la campagna di sensibilizzazione alle politiche verdi che l’amministrazione ha fortemente voluto a partire dalle scuole. Non è un caso che si sia iniziato proprio da lì, dotando i tetti scolastici di pannelli fotovoltaici di ultima generazione, per far comprendere anche con l’esempio alle giovani generazioni quanto sia importante produrre energia senza bruciare combustibili fossili e inquinare l’atmosfera, ma utilizzando fonti naturali rinnovabili come il sole. 

 

Foto di: Marco Garofalo.

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