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Enel X e il settore vitivinicolo: in cammino verso la sostenibilità

Enel X e il settore vitivinicolo: in cammino verso la sostenibilità

Due eccellenze italiane hanno intrapreso un percorso virtuoso per una crescita economica e ambientale,

Pubblicato il: 19 DICEMBRE 2022

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Cosa c’è dietro un buon calice di vino? Tutto un mondo. Ricco, vario e affascinante, che racchiude in sé passione, amore per le proprie radici, impegno vero, tangibile nei confronti del territorio, delle persone che ci lavorano, della qualità, dei consumatori finali. Lo sanno bene i produttori seri, e lo sa bene Enel X, che già da tempo mette il suo know-how all’avanguardia a disposizione del settore vitivinicolo, sempre più sensibile alle tematiche ambientali e alla sostenibilità, consapevole degli importanti risparmi sul lungo periodo e dei benefici per la comunità. Un tema tenuto in conto a livello nazionale, tant’è che l’Italia è membro dell'OIV (Organizzazione Internazionale della Vigne e del Vino), attenta alla produzione sostenibile in vitivinicoltura, mirata all’equilibrio tra fattibilità economica, equità sociale e buono stato ambientale, in tutta la catena di produzione e di trasformazione.

Insieme alle eccellenze italiane

L’intento di Enel X è proprio quello di supportare le eccellenze italiane del settore vitivinicolo, accompagnandole in un percorso di efficientamento energetico delle attività, all’insegna delle rinnovabili e dell’economia circolare. Oltre alle due realtà prese in esame, una in Puglia e l’altra in Toscana, rappresentano un esempio concreto dell’impegno in questo ambito la partnership avviata con il Consorzio a Tutela del Vino Morellino di Scansano DOCG e gli interventi già realizzati per le Cantine SettesoliBorgoluce e l’Azienda Vinicola Al Bano.
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Tormaresca e il futuro

“Finibus terrae”. Proprio qui, non lontano dall’estremo lembo meridionale del Salento, dove l’Adriatico e lo Ionio si incontrano, sorge un’antica masseria del ‘600, al centro della quale si trova un cortile utilizzato un tempo per l’ammasso del grano e per le attività di vinificazione.

 

Un paesaggio di vigneti, alternato a boschi e pinete che si estendono fino a confondersi con il mare, fa da scenario alla Masseria Maìme, uno dei fiori all’occhiello di Tormaresca, ambasciatrice anche all’estero delle varietà più note del territorio.

 

“Il mondo del vino pugliese ha vissuto una sorta di “rinascimento” negli ultimi dieci anni" spiega Vito Palumbo, Amministratore Delegato di Tormaresca.

"Si è passati da essere considerati la “cantina d’Europa”, perché puntavamo sulla produzione di sfuso, di quantità, ad un approccio molto più improntato alla qualità; l’immagine della regione come brand ha vissuto un’assoluta rinascita. Parlando di Tormaresca e del Salento, i vini più importanti sono il Primitivo e il Rosé, e Torcicoda e Calafuria ne rappresentano una delle espressioni più celebri.  Una crescita che guarda costantemente alla sostenibilità, e che punta a una continua evoluzione in tal senso: “L’assoluta priorità è quella di ridurre i consumi energetici o, comunque, di efficientarli. Per un’azienda che si basa sull’agricoltura come Tormaresca, abbattere la CO₂ e puntare alla sostenibilità vuol dire garantirsi il futuro. Per noi è il pilastro fondante, una conditio sine qua non”.

Un progetto green

“Proprio in Enel X abbiamo trovato un partner perfetto - prosegue Palumbo -, perché non si limita ad essere fornitore, ma rappresenta un consulente che ci aiuta nel pensare, ideare, realizzare soluzioni. I progetti in essere e quelli che andremo a disegnare insieme per il futuro ci accompagneranno in due direzioni: verso la sostenibilità, ma anche dal punto di vista economico, verso una riduzione e razionalizzazione dei costi energetici, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui la situazione geopolitica è piuttosto drammatica e ha un impatto sotto il profilo inflativo. Nell’ambito di questo confronto continuo con Enel X come partner abbiamo delineato vari progetti specifici: il primo e più importante è quello dell’impianto fotovoltaico che sarà integrato al tetto della cantina di masseria Maìme, ben 10mila metri quadri, e che ci aiuterà a consumare in buona parte energia verde”.
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L’impianto di Tormaresca avrà una potenza di 500 KW e potrà produrre oltre 730mila KWh di energia all’anno, consentendo di risparmiare all’atmosfera più di 330 tonnellate di CO₂.

Una visione comune

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“Scegliere Enel X è stato molto semplice, perché c’è stata subito una comunione di visione, di spirito. Abbiamo ritrovato in loro la nostra attitudine ai dettagli - aggiunge Vito Palumbo -, alla precisione, a una visione strategica molto chiara. È stata una collaborazione spontanea. E poi devo dire che, nonostante si tratti di un settore assolutamente scientifico e tecnologico, mi ha colpito molto il fatto che Enel X abbia un approccio creativo alla soluzione dei problemi e a trovare nuove idee per superare gli ostacoli. Noi come azienda abbiamo diverse tenute, diverse realtà, e avremo senz’altro modo di lavorare su più fronti. Questo è solo un primo passo nella collaborazione, che sarà sicuramente duratura e sfaccettata: l’inizio di un percorso che ritengo sarà molto bello, tutto all’insegna della sostenibilità e di un minor impatto sull’ambiente”.

I valori di Santa Cristina

“Tutelare il nostro territorio e rispettarlo è per noi un valore fondamentale: è dalla terra e dai vigneti che realizziamo la nostra produzione. Santa Cristina coltiva il suo legame con il territorio toscano sin dagli albori dell’attività, preservandolo e supportandolo”. Parola di Giovanni Donato, Direttore di Santa Cristina, cantina nata oltre 70 anni fa con vigneti situati nel cuore della Toscana, vicino a Cortona, e caratterizzata dalla cura della terra, dalla considerazione del contesto ambientale e della qualità.
L’azienda, infatti, già da tempo ha deciso di adoperarsi per andare in questa direzione. “Il rispetto per la terra e per chi la lavora passa, per Santa Cristina, da un’attenzione costante che si manifesta adottando le più moderne ed efficaci politiche in campo di sostenibilità.

Ambiente e territorio

“La cantina - prosegue Giovanni Donato -, è costruita secondo i criteri di minimo impatto ambientale, l’involucro è fatto in modo da ridurre i consumi per il riscaldamento e il raffreddamento; per esempio il tetto, ricoperto di terra, contribuisce a rendere l’edificio più isolato. Abbiamo avviato da oltre 15 anni una politica di differenziazione dei rifiuti derivanti dalle attività di produzione e di ufficio, riuscendo a far sì che in parte vengano riciclati e reimmessi nel circuito; per esempio il film da imballaggio delle bottiglie, che sono totalmente biodegradabili.
Inoltre, avendo adottato etichette non solo di carta, ma anche adesive, ne recuperiamo i supporti plastici per un riutilizzo nell’ambito degli accessori per il settore del vino. Negli ultimi anni abbiamo anche svolto un lavoro di re-lighting, rivedendo tutte le luci della cantina, ripensando le logiche di funzionamento dei riscaldamenti degli ambienti, oltre a un cambio di alcune macchine, compressori in particolare, con altre più moderne e dotate di inverter. A ciò si aggiunge poi un’accorta analisi dei consumi di acqua, per ridurne sensibilmente il consumo giornaliero.

La partnership con Enel X

Non stupisce, dunque, la scelta del partner: “Ci piace confrontarci con chi fa le cose in un certo modo; Enel X ci dà affidabilità, nonché la serenità per affrontare nel modo più opportuno questo progetto, che è variegato. Innanzitutto abbiamo posto in essere la realizzazione di un impianto fotovoltaico, che avrà una potenza di 1,3 MW e potrà produrre circa 1,7 mln di KWh di energia elettrica all’anno, evitando l’immissione in atmosfera di oltre 780 tonnellate di CO₂. Poi c’è uno studio sull’ulteriore riduzione dei consumi sulla parte frigorifero e climatizzazione, che pesano in maniera importante. Il lavoro da fare è una mappatura per capire dove e in cosa possiamo migliorarci, e in questo senso l’esperienza che stiamo avendo con Enel X, su progetti specifici, ci fa pensare che potrà darci una mano a tutto tondo.
Impianti fotovoltaici

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Un modus operandi articolato in cui ci sarà di aiuto in diversi ambiti: ad esempio la riduzione dei consumi, il cercare e individuare anche su altre strutture punti dove poter installare impianti fotovoltaici. Il mio sogno è diventare indipendenti dal punto di vista energetico, facendo così qualcosa di utile per l’azienda, per i dipendenti e per l’ambiente”.
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