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Credito d’imposta Sud

Cosa c'è da sapere sul Credito Imposta Sud

La misura per aiutare le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive delle regioni del Mezzogiorno.

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un credito d’imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive delle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) che è stato confermato e prorogato dalla legge di bilancio 2020 fino al 31 dicembre 2020.

 

Con il DL Mezzogiorno 243/2016 sono state apportate alcune modifiche alle disposizioni originarie.

Risultano agevolabili gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie, relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all’art. 107, par. 3, lett. c), del T.F.UE, quelli a favore di una nuova attività economica.

Investimenti esclusi

Imprese in difficoltà finanziaria e quelle operanti nel settore dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e distribuzione di energia, delle infrastrutture energetiche, del credito, della finanza e delle assicurazioni.
Per le imprese operanti nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, il credito spetta nei limiti ed alle condizioni previste dalla normativa europea in materia di aiuti di stato.

Cumulabilità e utilizzo del credito di imposta

  • È commisurato al costo complessivo dell’investimento. Il credito è riconosciuto entro il limite massimo, per ciascun progetto, di 3 milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese.
  • È cumulabile con gli aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato nei limiti dell’intensità o dell’importo di aiuti più elevati consentiti dalla normativa europea;

 

  • Per i costi sostenuti dopo il 1° marzo 2017 è cumulabile con il superammortamento, l’iperammortamento e la Sabatini ter.
  • È utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il mod. F24;
  • Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi di maturazione e in quelle di utilizzo e non è applicabile il limite annuale di utilizzo di € 250.000.

 

Misura dell’agevolazione

La misura dell’agevolazione è collegata alle dimensioni dell’impresa ed è così individuata (per gli investimenti a partire dal 1 marzo 2017):
 
Per le strutture produttive ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna:
  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

 

 

 

Per le strutture produttive situate nelle zone delle Regioni Abruzzo e Molise:

  • 30% per le piccole imprese;
  • 20% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese

 

Modalità di presentazione della comunicazione

Ai soggetti interessati è richiesta la presentazione di un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate nella quale devono essere indicati i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.

 

Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.

 

Inoltre, se entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo di tali beni.

Se nel periodo d’imposta in cui si verifica una delle predette ipotesi vengono acquisiti beni della stessa categoria di quelli agevolati, il credito d’imposta è rideterminato escludendo il costo non ammortizzato degli investimenti agevolati per la parte che eccede i costi delle nuove acquisizioni.

 

Prodotti Enel X agevolabili:

  • Pompe di calore;
  • Fotovoltaico;
  • Cogenerazione

 

Soluzioni per efficientamento energetico quali:

  • Compressori;
  • Caldaia;
  • Chiller;
  • ORC (sistemi di recupero termico per generazione energia elettrica);
  • Pompe fluido.

 

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