Adesso che abbiamo capito come si declina oggi il concetto di flessibilità energetica, andiamo a vedere che cos’è il Demand Response.
Per un cliente industriale il Demand Response consiste nella disponibilità a ridurre o aumentare i propri consumi energetici in risposta ai picchi di domanda o di offerta del mercato elettrico, ricevendo in cambio di questa disponibilità una remunerazione In tal modo l’azienda contribuisce a rendere più stabile la rete e ad aumentarne l’efficienza, permettendo di integrare perfettamente nel mix di generazione le fonti rinnovabili, che per loro natura sono intermittenti e non programmabili ma costituiscono un elemento chiave per produrre energia in modo sostenibile. Solitamente un evento di modulazione è caratterizzato dai seguenti step:
- L’operatore di rete (Transmission System Operator), a fronte di un problema di stabilità della rete, notifica la necessità di un ordine di bilanciamento all’aggregatore (Balancing Service Provider).
- L’aggregatore riceve l’ordine di bilanciamento e lo distribuisce – sfruttando gli algoritmi di ottimizzazione implementati – tra i clienti del suo portafoglio al fine di ridurre o aumentare il consumo di energia.
- Il cliente designato modula di conseguenza (in modalità automatica o manuale) i propri consumi o la propria generazione.
- La modulazione di carico viene resa disponibile all’operatore di rete.
- A seguito della verifica della corretta fornitura del servizio, il cliente riceve la remunerazione concordata in fase di contrattualizzazione.
In Italia un cliente può partecipare a un programma di Demand Response costituendo o aggregandosi a una Unità Virtuale Abilitata (UVA) ex Delibera 300/2017/R/eel dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Cos’è la flessibilità energetica?
Quali sono i benefici del programma flessibilità energetica?
La disponibilità delle aziende a essere flessibili sui tempi di acquisizione di energia dalla rete è una condizione che può essere ricompensata. In alcuni casi, le aziende hanno anche la possibilità di fornire alla rete energia prodotta in proprio, che il mercato elettrico è pronto ad acquistare. È una sorta di compromesso vincente: la flessibilità degli utenti contribuisce a sollevare gli operatori di rete dalla necessità di aumentare la capacità, un’opzione onerosa, e allo stesso tempo consente di compensarne le oscillazioni dovute alla generazione da fonti rinnovabili, intrinsecamente dipendente dalle condizioni meteorologiche.
Da necessità imposta dai nuovi metodi di produzione energetica, l’energy flexibility diventa dunque un’opportunità per le aziende, che possono così monetizzare la propria flessibilità di consumo o il surplus di energia che producono in loco, aumentare la propria resilienza e contribuire sia alla stabilità della rete che alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Che tipologia di remunerazione ha il cliente in Italia?
Le UVA possono partecipare al Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) mediante offerte a salire presentate dal Balancing Service Provider, il quale, per andare incontro alle diverse esigenze dei clienti, può proporre prodotti differenziati e in alcuni casi customizzati, con l’intento di fornire servizi di elevata qualità all’operatore di rete gestendo gli eventuali rischi lato cliente. Oppure possono offrire servizi a termine a Terna (in qualità di operatore di rete) per periodi richiesti da quest’ultimo mediante apposite aste. In tal caso la remunerazione prevede due componenti:
- Componente fissa, che remunera il cliente per la disponibilità a offrire il servizio.
- Componente variabile, che remunera il cliente a seguito dell’effettiva attivazione da parte dell’operatore di rete.
Esistono altri programmi di flessibilità?
Sono parecchie le soluzioni per i clienti industriali o commerciali che desiderano approfittare dei benefici della flessibilità energetica. Tra queste, la Generation and Energy Optimization (GEO) permette di ottimizzare la produzione dei propri impianti di generazione e di valorizzare i surplus vendendo le eccedenze sui mercati energetici. Con il servizio di Interrompibilità ci si rende disponibili dietro compenso al distacco istantaneo di alcuni carichi elettrici da parte del gestore della rete qualora ne ravveda la necessità per prevenire interruzioni del servizio. Il capacity market, invece, è un meccanismo con cui Terna si approvvigiona di capacità di energia elettrica mediante contratti a termine aggiudicati attraverso aste competitive, organizzate da Terna stessa, a cui possono partecipare gli operatori titolari di unità di produzione e di stoccaggio.
Il partecipante all’asta dovrà garantire la produzione di energia, in cambio di una remunerazione al MW/anno, per il periodo oggetto del contratto.