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Arix e Enel X

Arix e Enel X: un legame che guarda al futuro

Produttività, qualità e sviluppo sostenibile i cardini dell’azienda lombarda, già proiettata verso nuovi progetti

Pubblicato il: 3 GENNAIO 2023
È il 1969 quando Silvio Ballasini, commerciante di spugne naturali, in cellulosa e pelli sintetiche, decide di mettersi in proprio e di aprire un suo stabilimento, intravedendo nel mercato italiano le potenzialità per dare vita a un’azienda solida. Siamo a Viadana, in provincia di Mantova, nel cuore della Bassa Padana, rinomata per la produzione di saggina, ed è proprio qui che nasce Arix: da allora, grazie a impegno, intuito imprenditoriale, attenzione alla ricerca e alla qualità, così come al benessere degli stakeholders, interni ed esterni, è cresciuta giorno dopo giorno, trasformandosi in un forte gruppo industriale con unità operative e commerciali sia in Italia che all’estero. 

L’azienda

Oggi è infatti la più importante realtà italiana del settore pulizia della casa e professionale: progetta, sviluppa, crea e distribuisce una vastissima gamma di strumenti e accessori, in gran parte realizzati nei propri stabilimenti produttivi di Viadana, nonché articoli per l’igiene e la cura personale. A caratterizzarla, non solo la passione per l’innovazione, ma anche l’esigenza e la volontà di orientarsi sempre più verso uno sviluppo sostenibile: “La ricerca della sostenibilità, innanzitutto ambientale, è esplicitata nella vision di Arix, il tema assume per noi la massima rilevanza - spiega Michele Melegari, Ceo di Arix -. 
A testimonianza di ciò basti dire che, a inizio 2000, è stata la prima a produrre le setole delle sue scope a partire da bottiglie in pet riciclate. E nel 2018 il processo di ricerca e sviluppo ha dato luogo al lancio della prima linea di strumenti per la pulizia domestica interamente riciclati e riciclabili, con il marchio Tonkita We Like Green. Da luglio 2022 tutti i nostri prodotti in cellulosa godono dell’importante certificazione PEFC, che attesta che la materia prima deriva da foreste gestite in modo sostenibile sia dal punto di vista ambientale, non disboscando, che sociale, non sfruttando la manodopera”. A dimostrazione dell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente, l’azienda ha siglato un accordo di partnership con l’associazione EcoBnb, che raggruppa strutture di ospitalità in tutto il mondo, rispettose di rigorosi dettami in tema di sostenibilità ambientale. Grazie a questo accordo vengono piantati ogni anno 1.110 alberi, pari a due ettari di bosco.
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Il Circular Economy Report

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Proprio questo impegno per i temi legati all’ambiente ha portato Arix a collaborare con Enel X, che grazie al Circular Economy Report effettua un’analisi qualitativa in grado di valutare il livello di circolarità sulla base di molteplici fattori - dalle politiche di design e procurement a quelle di gestione dei rifiuti -, fornendo così molte informazioni preziose per il cliente.

“Consapevoli dei nostri margini di miglioramento, siamo stati invogliati soprattutto dalla possibilità di ricevere una road map chiara e definita degli interventi da porre in essere. Avevamo già avuto contatti con altri interlocutori su questo tema e sulla decarbonizzazione, ma l’autorevolezza del gruppo Enel - in sé e come leader mondiale nello sviluppo di soluzioni innovative a supporto della transizione energetica - ha decisamente fatto la differenza”.

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Dopo un primo contatto esplorativo a inizio 2021, si è dunque concretizzato l’accordo per un CE Report, sia corporate che di sito produttivo. Arix parte da un buon punteggio, calcolato al 19,6% in termini di diffusione dei principi di Circular Economy. I punti di forza riguardano in particolare la gestione dei materiali in input; si riscontra un positivo livello di attenzione ai principi della circolarità, sia in termini di massimizzazione dell’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili al 100%, sia riguardo la riduzione degli impatti relativi agli imballaggi. “Un esempio pratico è rappresentato dall'utilizzo, nel comparto stampaggio plastica, di materiale rigranulato derivante dagli scarti del ciclo produttivo. Sempre nel medesimo comparto ci concentriamo particolarmente sull’origine dei materiali acquistati, puntando su un cospicuo impiego di plastica seconda vita, ossia riciclata, per un numero sempre crescente di articoli stampati internamente”. 
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Per quanto riguarda gli ambiti di miglioramento, Arix può senz’altro guardare all’area della logistica e della distribuzione, e a quella dei consumi energetici: “Relativamente al primo settore, alcuni possibili interventi individuati, che dovranno essere vagliati anche in funzione dell’attuale transizione ecologica, interessano le reti di distribuzione delle merci e dei materiali. In particolare puntiamo a implementare un sistema di gestione e controllo dei trasporti ridefinendo da un lato l’intralogistica, attraverso la minimizzazione e ottimizzazione degli spostamenti interni, e dall’altro la logistica esterna, grazie alla centralizzazione delle consegne ai clienti in un hub dedicato. Nella stesso campo, ci poniamo l’obiettivo di selezionare trasportatori dotati di mezzi alimentati a energia elettrica, di migliorare la flotta aziendale valutando l’acquisto e/o sostituzione di veicoli maggiormente “green” e sostituendo nei carrelli elevatori le batterie al piombo con quelle al litio. In ambito energetico, poi, abbiamo già avviato un percorso di approvvigionamento da fonti rinnovabili con l’installazione di pannelli fotovoltaici, e in un lasso di massimo tre anni desideriamo raggiungere l’autonomia energetica, sempre con l’ausilio di impianti fotovoltaici. Inoltre miriamo a convertire ogni impianto a gas in elettrico”.

Il sito di Viadana

Il sito produttivo “Arix2” è a Viadana, ed è composto da un edificio che ospita spogliatoi e uffici, e dallo stabilimento, comprensivo dell’area produttiva e dei magazzini. Le attività si incentrano in particolare sulla realizzazione di scope, spazzoloni, scovoli e altri attrezzi per la pulizia della casa e per il settore professionale. Ci sono anche impianti per lo stampaggio di varie tipologie di polimeri e per la stampa a bi-iniezione. Qui lo score di circolarità energetica è del 15,7%, con ampi margini di incremento, ottenibili lavorando soprattutto sulle aree del flusso di energia e degli abilitatori.
“A tal proposito l’azienda ha portato a termine il progetto di revamping dell’impianto di illuminazione con tecnologia led, allo scopo di ottenere, oltre che un’efficienza luminosa, un risparmio energetico e una tutela dell’ambiente. E circa gli ambiti di miglioramento, ci tengo a sottolineare che, tra gli obiettivi aziendali più ambiziosi a medio periodo, si evidenzia l’approvvigionamento energetico da fonti di carattere rinnovabile, così da poter garantire il soddisfacimento del fabbisogno dello stabilimento più energivoro del gruppo. L’altra area nella quale crediamo di poter ottenere ottimi risultati è quella relativa all’investimento in componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici di macchine e impianti”.
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Le indicazioni della Road Map

Per raggiungere il massimo potenziale di circolarità energetica gli esperti di Enel X consigliano infatti di investire soprattutto in interventi che abilitino l’autoproduzione e la fornitura di energia da fonti rinnovabili, oltre a soluzioni di monitoraggio, efficientamento dei consumi e l’implementazione di un’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici. “La Road Map proposta da Enel X è indubbiamente ambiziosa, ma perfettamente in linea con l’etica e la vision di Arix. Dall’avvio della collaborazione con Enel X, abbiamo portato a termine in uno dei due stabilimenti produttivi il progetto di approvvigionamento da energia rinnovabile e stiamo concludendo l’installazione di una postazione di ricarica per veicoli elettrici. Il lavoro insieme è stato utile per farci prendere coscienza delle aree più bisognose di efficientamento energetico e di dove poter strutturare soluzioni ad hoc. La maggiore consapevolezza è maturata sin dalla fase di raccolta dei dati, che in alcuni casi è stata complessa. Cosa ci ha colpito del report? La chiarezza dei criteri di valutazione, il pragmatismo delle soluzioni e i riscontri economici di miglioramento prospettati nella road map. 
Carbon Footprint di Organizzazione

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Credo che il Circular Economy Report sia davvero uno strumento di grande utilità per tutte le aziende che vogliono crescere nell’economia circolare con un approccio sistematico e graduale. Per noi l’intesa con Enel X è servita anche a fornire nuovo slancio a progetti già impostati in precedenza, come la pannellatura fotovoltaica dello stabilimento che produce spugne e teli stiro. A conferma di quanto crediamo nella collaborazione con Enel X, abbiamo appena siglato un nuovo accordo per il 2023 e il 2024, a partire dall’aggiornamento del Report di Circolarità e l’individuazione di roadmap di miglioramento, allargata a tutti i siti produttivi e logistici dell’azienda, contestualmente al calcolo della Carbon Footprint di Organizzazione”.

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