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Viterbo Comune Virtuoso

Come diventare un Comune virtuoso

Parte da Viterbo il piano di infrastrutturazione di Enel X per la mobilità elettrica

Pubblicato il: 7 SETTEMBRE 2021
È chiamata la Città dei Papi, per essere stata dal 1257 al 1281 sede pontificia al posto di Roma e avere poi ospitato tra Medioevo e Rinascimento più di 40 papi con le loro sontuose corti. Oggi Viterbo si è meritata anche l’appellativo di Comune virtuoso, per aver soddisfatto prima degli altri tutti i requisiti per rientrare con priorità nel piano di infrastrutturazione di Enel X.

I requisiti per diventare un Comune virtuoso

 

“Il piano, che prevede una copertura capillare in tutte le regioni italiane attraverso la creazione di infrastrutture di ricarica quick, fast e ultrafast, dà la priorità alle Pubbliche Amministrazioni che rispondono ai requisiti del cosiddetto Comune virtuoso” spiega Federico Caleno, Responsabile Mobilità Elettrica di Enel X Italia. Per avere un accesso privilegiato è necessario, da parte del Comune interessato, predisporre un Piano urbano per la mobilità elettrica che preveda:

  • celerità e snellezza amministrativa nella gestione delle procedure;
  • coinvolgimento dei principali enti locali (università, tribunali, musei e altri poli di interesse); 
  • installazione di punti di ricarica presso siti istituzionali e strategici;
  • utilizzo dell’ampio portafoglio di soluzioni Enel X per la ricarica;
  • vigilanza sul rispetto dell’accessibilità alle infrastrutture;
  • adozione di politiche di incentivazione all’utilizzo dei veicoli a zero emissioni (per esempio attraverso agevolazioni per il parcheggio);
  • elettrificazione della flotta delle amministrazioni locali.

 

La collaborazione trasversale tra pubblico e privato

È quanto ha realizzato a tempo di record Viterbo, che ha potuto contare sulla pronta adesione al progetto dei principali istituti pubblici e privati del territorio, con l’intento anche di incentivare una mobilità a zero emissioni negli spostamenti casa-lavoro o casa-studio. Sono stati così installati punti di ricarica nei parcheggi adiacenti agli uffici amministrativi, al Tribunale di Viterbo e all’Università degli Studi della Tuscia, che, come ha ricordato il Rettore Stefano Ubertini, “da sempre si caratterizza per l’impegno sui temi della sostenibilità ambientale”

Non solo: si è voluto dare alle colonnine di ricarica anche un ruolo di “attrattori turistici”, collocandole in luoghi culturalmente strategici, per cui il tempo necessario per la ricarica può diventare anche un momento per ammirare il patrimonio artistico della città, che vanta tra l’altro un centro storico tra i più grandi d’Europa.

 

Colonnine aperte a tutti

“Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – afferma il Sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena – tanto più che fino a qualche anno fa la mobilità elettrica non era un tema sentito dalla cittadinanza, mentre oggi vediamo le colonnine di ricarica molto spesso occupate. Segno che abbiamo anticipato un cambio di mentalità”.


Proprio per quanto riguarda le colonnine, il capoluogo laziale ha potuto attingere alla nostra gamma di infrastrutture di ricarica per scegliere i prodotti più adatti in funzione della loro destinazione d’uso: JuicePole, creata per l’ambito cittadino, pratica, intuitiva, dal design innovativo, in grado di ricaricare simultaneamente due veicoli, perfetta anche per i parcheggi degli enti pubblici; JuicePump, ideata per la ricarica veloce e adatta anche alle aree extraurbane; e JuiceMedia, che permette di integrare all’approvvigionamento elettrico un grande monitor per comunicazioni pubblicitarie o istituzionali.

Tecnologie per la ricarica PA

Tecnologie per la ricarica per la PA

La gamma di infrastrutture di ricarica sviluppate per rispondere a qualunque esigenza della Pubblica Amministrazione.

34 stazioni di ricarica

E per l’accesso? Semplice: le 34 nuove stazioni di ricarica a uso pubblico, che si aggiungono alle 8 già esistenti, possono essere individuate, prenotate e utilizzate tramite l’app JuicePass di Enel X, oltre che su tutte le piattaforme degli operatori che hanno aderito all’interoperabilità, un sistema che permette a chi possiede un veicolo elettrico di rifornirsi a qualunque colonnina indipendentemente dalla società di vendita dei servizi di ricarica con cui ha stipulato il contratto.

 

Fotovoltaico per la PA

Soluzioni per un trasporto elettrificato

Una trasformazione energetica per ridurre i costi, rendere le città più sostenibili e migliorare il benessere delle pers

Una scelta sempre più diffusa

Nel complesso, Enel X punta a installare entro il 2023 più di 21.000 stazioni di ricarica sul territorio nazionale, prevedendo di investire sino a 300 milioni di euro. Un progetto importante e lungimirante, soprattutto se si pensa che per il 2030 dovrebbero essere 6 milioni le auto elettriche circolanti in Italia, secondo le previsioni del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Del resto le immatricolazioni di veicoli ricaricabili (100% elettrici o ibridi plug-in) registrate in Italia tra gennaio e giugno 2021 hanno superato le 68.000 unità, in crescita di oltre il 350% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un numero su cui hanno sicuramente inciso gli incentivi statali, ma anche una maggiore presenza di infrastrutture di ricarica. “Il Piano Nazionale per la Mobilità elettrica ci vede impegnati ad avere almeno 14.000 punti di ricarica già installati entro la fine del 2021” sottolinea Caleno.

 

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