Quella di sostenibilità ambientale è un’espressione che compare per la prima volta nel 1972 nel documento “I Limiti dello Sviluppo” commissionato al MIT di Boston dal Club di Roma. Tuttavia, la definizione di sostenibilità ambientale oggi più comunemente accettata risale al 1987 ed è contenuta nel cosiddetto Rapporto Brundtland (“Our Common Future), presentato in occasione dell’incontro della Commissione mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo dell’ONU. Il documento introduce il concetto di sviluppo sostenibile e lo definisce come un sistema “che assicura la soddisfazione dei bisogni della generazione attuale senza compromettere il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni future”.
Oggi la sostenibilità è al centro di iniziative a livello globale come l’Agenda 2030, presentata dall’Onu nel 2025, che contiene 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG, Sustainable Development Goals). Il tema della sostenibilità (e dello sviluppo sostenibile, cioè dello sviluppo della società alla luce degli obiettivi di sostenibilità) investe ambiti diversi. Per questo si parla di sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. Si tratta di tre dimensioni interconnesse e interdipendenti che insieme concorrono al raggiungimento della piena sostenibilità.