Come funziona un impianto di cogenerazione?
Di solito gli impianti di cogenerazione più piccoli (fino a 2 MW) hanno al posto della turbina un motore a combustione interna (essenzialmente simile a quelli di auto e camion) ma lo schema di funzionamento non cambia (con scambiatori di calore che recuperano il calore dai fumi di scarico).
Come fonte di energia primaria si utilizzano per lo più combustibili fossili, come gas naturale, GPL e gasolio, o combustibili organici non fossili, come biogas, biometano, olio vegetale e biomasse. In futuro è probabile che gli impianti di cogenerazione useranno celle a combustibile, che sfruttano la reazione dell’idrogeno con l’ossigeno per produrre sia elettricità che calore.
Quali sono i vantaggi di un impianto di cogenerazione?
- Migliorare l’efficienza complessiva di utilizzo dell’energia, combinando in un solo generatore la produzione di calore e di energia elettrica.
- Abbattere le emissioni in atmosfera. La cogenerazione comporta vantaggi ambientali, perché i minori consumi riducono l’impatto ambientale della produzione di energia elettrica e termica.
- Ridurre la spesa energetica e affrancarsi progressivamente dalla dipendenza dalla rete elettrica.
- Evitare la dispersione di energia elettrica (fino al 5% di quella prodotta) dovuta alla sua trasmissione su lunghe distanze.
- Ottenere incentivi economici per progetti di efficientamento.
Come vengono alimentati gli impianti di cogenerazione?
In un impianto di cogenerazione il cosiddetto “motore primo” o primario può essere alimentato da fonti energetiche diverse:
- Combustibili fossili, come gas naturale, carbone, gasolio e altri oli combustibili.
- Rifiuti solidi o biogas originato da depuratori e discariche.
- Biomasse, quali gli scarti agricoli e forestali o il cippato di legno.
Ogni motore richiede l’utilizzo di una fonte energetica diversa:
- Ad esempio le grandi turbine a vapore e i turbogeneratori ORC prediligono l’utilizzo di carbone o biomasse a base di legno.
- Combustibili gassosi come gas naturale e biogas si prestano maggiormente per motori a combustione interna, turbine o microturbine a gas.
- I combustibili liquidi sono generalmente adatti ad essere impiegati nei grandi impianti a ciclo combinato o per la “generazione distribuita” nel caso dell’idrogeno e delle celle a combustibile (le cosiddette “fuel cell”).