Come funziona un impianto di cogenerazione?
Comprendere il funzionamento di un impianto di cogenerazione richiede di sapere come avviene tradizionalmente la produzione di energia elettrica. In una centrale termoelettrica convenzionale si brucia del combustibile in una fornace per portare a ebollizione dell’acqua e produrre così vapore. Il vapore mette in moto una turbina, che a sua volta aziona un generatore, il quale produce elettricità. Il problema è che nel corso del processo gran parte dell’energia termica iniziale va perduta, per cui solo il 30-55% viene effettivamente convertita in energia elettrica. Il resto finisce disperso come calore nell’ambiente.
In un impianto di cogenerazione, invece, la maggior parte di quel calore viene recuperato e utilizzato per altri scopi (riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria, forza meccanica, generazione secondaria di elettricità). In questo modo la resa energetica complessiva sale al 65-90%.
Di solito gli impianti di cogenerazione più piccoli (fino a 2 MW) hanno al posto della turbina un motore a combustione interna (essenzialmente simile a quelli di auto e camion) ma lo schema di funzionamento non cambia (con scambiatori di calore che recuperano il calore dai fumi di scarico).
Come fonte di energia primaria si utilizzano per lo più combustibili fossili, come gas naturale, GPL e gasolio, o combustibili organici non fossili, come biogas, biometano, olio vegetale e biomasse. In futuro è probabile che gli impianti di cogenerazione useranno celle a combustibile, che sfruttano la reazione dell’idrogeno con l’ossigeno per produrre sia elettricità che calore.

Quali sono i vantaggi di un impianto di cogenerazione?
I vantaggi della cogenerazione sono numerosi. In particolare, l’impiego sul posto di un impianto di cogenerazione permette di:
- Migliorare l’efficienza complessiva di utilizzo dell’energia, combinando in un solo generatore la produzione di calore e di energia elettrica.
- Ridurre la spesa energetica e affrancarsi progressivamente dalla dipendenza dalla rete elettrica.
- Evitare la dispersione di energia elettrica (fino al 5% di quella prodotta) dovuta alla sua trasmissione su lunghe distanze.
- Ottenere incentivi economici per progetti di efficientamento.

Cogenerazione industriale: quando conviene?

Inoltre, avere on-site un impianto di cogenerazione consente di produrre stabilmente l’energia necessaria a soddisfare il proprio fabbisogno di elettricità e riscaldamento. Allo stesso tempo, l’eventuale produzione in eccesso può essere ceduta alla rete elettrica, monetizzando il surplus.
Esistono poi gli impianti di trigenerazione, una sorta di estensione della cogenerazione: oltre a elettricità e calore, l’energia termica recuperata consente di produrre anche energia frigorifera.
Enel X, attraverso la società partner Cogenio, offre alle aziende l’opportunità di aumentare la propria sostenibilità ed efficienza energetica attraverso un servizio di progettazione, installazione e manutenzione di sistemi di cogenerazione.
Con la formula ESCo, poi, l’azienda è sgravata dall’onere finanziario e operativo di realizzare e condurre l’impianto. Alla scadenza del contratto di prestazione energetica, il cliente potrà scegliere se rinnovarlo o riscattare l’impianto a un valore simbolico.
Enel X si offre inoltre di acquistare impianti esistenti, liberando i clienti dall’incombenza della loro manutenzione e permettendo di accedere a un servizio più efficiente pagando semplicemente un canone (formula Energy as a Service).