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Il PNRR come vettore per la realizzazione di parchi solari

Produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale per promuovere l’autoconsumo.

Pubblicato il: 6 LUGLIO 2023

Tra gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) emerge la promozione per il nostro Paese dell’economia circolare e dell’agricoltura sostenibile, attraverso la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica collegati al settore agricolo. Il decreto Parco Agrisolare, relativo al PNRR Agrisolare, sostiene gli investimenti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici nel settore agricolo e agroindustriale. Il tutto, con l’obiettivo di promuovere l’autoconsumo di energia e la riqualificazione di edifici e territori.

 

Ma partiamo dall’inizio: che cos’è un parco agrisolare?

L’agrisolare (o agrosolare) non è da confondere con l’agrivoltaico (o agrovoltaico): questi due termini spesso vengono utilizzati indifferentemente in maniera impropria, ma presentano alcune differenze fondamentali. Un parco agrisolare fa riferimento a impianti fotovoltaici installati sui tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale: in altre parole, a edifici che – per esempio – possono alimentare i consumi energetici di fattorie, allevamenti o stabilimenti di trasformazione.

 

Un sistema agrivoltaico, invece, nasce dalla combinazione di agricoltura e pannelli solari. Questi ultimi vengono installati su un terreno che viene utilizzato allo stesso tempo per attività agricole o per l’allevamento, con l’obiettivo di ridurre l’occupazione di suolo e quindi generare benefici per entrambi i settori.

Consulenza bandi e incentivi

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Ricapitolando, il PNRR pone le basi per la diffusione su larga scala di impianti, sia agrivoltaici sia agrisolari, per migliorare l’efficienza energetica di un settore che oggi ha un grande impatto sull’inquinamento ambientale. Non a caso, l'Italia è tra i paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell'Unione Europea: in particolare, risulta terza dopo Francia e Germania.

L’investimento 2.2 del PNRR

Per il raggiungimento degli obiettivi strategici della missione del PNRR dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione energetica (la numero 2.2), si sono ricercate soluzioni in grado di innescare circoli virtuosi in grado di compensare i consumi energetici e di valorizzare l’innovazione tecnologica. In linea con questi principi, la misura “Parco Agrisolare", Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e agroindustriale, senza gravare sul consumo di suolo. Attraverso l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati, oltre a migliorare l’efficienza energetica delle strutture, è possibile riqualificare gli edifici attraverso uno o più interventi complementari.

 

Con un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro, in particolare, intende favorire nuovi investimenti in questo settore per impianti con picco di potenza compreso tra i 6 kW e 1 MW.

I soggetti beneficiari delle risorse per lo sviluppo dei parchi agrisolari

Il Decreto Ministeriale del 25 marzo 2022, emanato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, definisce chi può beneficiare delle risorse messe a disposizione dal PNRR. Anzitutto gli imprenditori agricoli, sia in forma individuale sia societaria, e le imprese agroindustriali. Rientrano nei requisiti anche le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'articolo 1 (comma 2) del decreto legislativo numero 228 del 18 maggio 2001. Con il DM del 19 Aprile 2023, poi, sono stati ammessi anche "i soggetti costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER)”.
 Le comunità energetiche rinnovabili

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Cosa sono le comunità energetiche, come accedere ai benefici e cosa prevede la normativa.

È bene precisare che una quota delle risorse pari ad almeno al 40% è destinata al finanziamento dei progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Anche la suddivisione delle somme di denaro non è casuale: 1.200 milioni di euro sono rivolti a interventi di aziende che si occupano di produzione agricola primaria, 150 milioni di euro alle aziende della trasformazione di prodotti agricoli e altri 150 milioni di euro per la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli.

Avendo già assegnato nel corso del 2022 circa 500 milioni di euro, i fondi ancora a disposizione si aggirano sul miliardo di euro. Con il decreto ministeriale di aprile 2023 sono state riprogrammate le residue risorse della misura con alcune variazioni rispetto alle indicazioni precedenti: circa 775 milioni di euro per le imprese agricole di produzione primaria, di cui 700 milioni con il vincolo dell’autoconsumo (anche nella forma condivisa) e 75 milioni senza tale limite. Altri 150 milioni sono destinati alle imprese impegnate nella trasformazione di prodotti agricoli. Le risorse restanti sono per gli interventi realizzati nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

 

Per i beneficiari saranno garantiti contributi a fondo perduto pari all’80% per le aziende della produzione agricola primaria che fanno autoconsumo o autoconsumo condiviso e per le aziende del settore della trasformazione di prodotti agricoli; mentre sarà del 30% per gli investimenti delle aziende della produzione agricola primaria oltre il vincolo di autoconsumo o autoconsumo diffuso per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

Modalità di accesso al bando della misura PNRR Parco Agrisolare

Il Regolamento Operativo, approvato il 23 agosto del 2022, definisce le modalità e le specifiche per accedere ai fondi del bando del PNRR sul l’agrisolare. Le proposte devono essere presentate tramite la Piattaforma Informatica predisposta dal GSE (Gestore dei servizi energetici) e, tra i requisiti, l’azienda richiedente deve essere registrata come azienda agricola primaria, azienda di trasformazione di prodotti agricoli in agricoli o come azienda di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli. Le date di apertura e chiusura della finestra per accedere al bando saranno comunicate nel nuovo Regolamento di prossima pubblicazione.

 

Il bando del PNRR riguardante i parchi agrisolari sostiene gli imprenditori agricoli nel perseguire gli obiettivi strategici della missione del Pnrr dedicata alla Rivoluzione verde e alla transizione energetica. Enel X e Intesa Sanpaolo hanno unito le forze per favorire la costruzione di parchi agrisolari e la ricerca di modelli energetici sostenibili ed economicamente vantaggiosi. Le competenze e i servizi delle due realtà, così differenti ma accomunate da obiettivi comuni, fungeranno da acceleratori delle iniziative previste dal PNRR, in particolare per quello che riguarda il bando del parco agrisolare.

 

Già nel corso del 2022 sono stati individuati i progetti che hanno potuto beneficiare del 30% delle risorse finanziarie complessive assegnate all’investimento. In aggiunta, un’ulteriore parte variabile tra il 20% e il 70% sarà assegnata entro il 2023. In ogni caso, il 100% dell'assegnazione delle risorse deve essere raggiunto entro la fine del 2024.