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Lo smaltimento e riciclo delle batterie esauste

Una seconda vita per le batterie esauste

L’impegno di Enel X nello sviluppo di tecnologie per il riciclo e il riuso degli accumulatori delle auto elettriche.

Pubblicato il: 21 MARZO 2022
Il riciclo delle batterie delle auto elettriche rappresenta un’importante sfida per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e promuovere un’economia circolare. La tecnologia oggi garantisce un adeguato e sicuro smaltimento delle batterie, ma il passo successivo è riuscire a trasformare le batterie esauste in elementi utili per altre applicazioni. Enel X, insieme a partner pubblici e privati, è al lavoro su svariati progetti con l’intento di favorire l’elettrificazione e la sostenibilità del sistema dei trasporti.

L’evoluzione del mercato delle batterie

I sistemi di accumulo dell’energia a batteria (BESS) sono elementi strategici e sempre più decisivi per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica. Secondo gli ultimi dati dell’Energy Storage Report prodotto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), il mercato globale dell’accumulo di energia è in grande crescita. Il trend è stato particolarmente evidente nel corso del 2020, quando le installazioni totali sono aumentate del 50% rispetto all’anno precedente, e gli investimenti complessivi nello storage hanno segnato un +40%. Le previsioni indicano che la crescita non si esaurirà nei prossimi anni, ma anzi che entro il 2030 la capacità installata dovrebbe espandersi di ben 35 volte. 
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In particolare, sarà proprio il mercato delle auto elettriche a determinare una spinta senza precedenti verso un utilizzo su larga scala delle batterie, per lo più della tipologia agli ioni di litio, con conseguenti benefici per l’ambiente in termini di emissioni inquinanti. Di contro, anche la vita utile delle batterie ha un limite, che attualmente si aggira sugli 8-10 anni, al raggiungimento del quale vanno sostituite. Si stima che entro il 2030, solo in Italia, dovranno essere smaltite ogni anno 60mila tonnellate di batterie per le auto elettriche.

Smaltimento o riuso?

Una volta che una batteria al litio ha esaurito il proprio compito, ci sono due strade percorribili per garantire la sostenibilità del loro processo di vita: lo smaltimento in appositi impianti oppure il riciclo. Entrambi questi processi hanno i loro vantaggi da un punto di vista ambientale, ma anche i costi sono da tenere in considerazione.

 

Lo smaltimento delle batterie al litio in appositi impianti serve a evitare qualsiasi tipo di contaminazione (dal momento che le batterie contengono elementi inquinanti come nichel, cobalto e manganese) e quindi a salvaguardare l’ambiente, ma i costi non sono indifferenti. Inoltre, una batteria esausta ha ancora una capacità residua che si aggira intorno al 75%, che se non è più adeguata per alimentare efficacemente un veicolo elettrico è però sufficiente per altri tipi di impiego.

Per questo una valida alternativa allo smaltimento è il riciclo delle batterie al litio, processo che permette di allungare la durata del loro ciclo di utilizzo modificando la destinazione d’uso. Grazie al riciclo, una batteria al litio può ad esempio diventare un sistema di accumulo per impianti fotovoltaici domestici, per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta durante il giorno e utilizzarla la sera o per fronteggiare picchi di domanda nei consumi di casa. Oppure può essere collegata ad altre batterie per formare un impianto di stoccaggio industriale, una riserva di energia elettrica da rimettere in circolo al bisogno, come nel caso di distacchi della corrente o quando il prelievo dalla rete risulterebbe più oneroso. Proprio nell’ambito delle cosiddette second-life battery, o batterie di seconda vita, si inserisce il lavoro di Enel X, impegnata nel cercare soluzioni utili per sviluppare un’economia sempre più circolare e sostenibile.

I progetti di Enel X

Nel 2021 Enel X si è aggiudicata una gara della piattaforma UE Important Project of Common European Interest (IPCEI) per lo sviluppo di tre progetti nel campo delle batterie e dei sistemi di accumulo, specificatamente rivolti all’integrazione delle batterie di seconda vita nelle infrastrutture di ricarica ad altissima potenza e negli impianti di stoccaggio su grande scala, e alla gestione sostenibile dello smantellamento delle batterie al litio giunte a fine vita. Sempre per promuovere l’impiego dei sistemi di accumulo di energia, presso lo Storage X-Lab di Enel X a Catania si svolgono attività di ricerca e sperimentazione per l’applicazione dei sistemi di accumulo alla rete di distribuzione, a vantaggio della generazione distribuita, della mobilità elettrica e di un uso efficiente dell’energia residenziale. 
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Infine, il progetto Pioneer (airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage) è una collaborazione tra Enel X e ADR - Aeroporti di Roma, finanziata dal Fondo per l’Innovazione Climatica dell’UE, che prevede l’utilizzo di batterie di seconda vita per realizzare un sistema di accumulo da 10 MWh abbinato a un parco solare da 30 MW per l’aeroporto di Fiumicino, contribuendo in questo modo a ridurre drasticamente le emissioni dello scalo.