Tre sorelle veronesi e un sogno: creare una casa di moda. Nel 2004 una di loro, Vivilla Zampini, propone a Pitti Immagine un book di capi in tessuto tecnico. Mesi dopo riceve una chiamata: il book è piaciuto, sono invitate con l’intera collezione. Peccato che non esista: le sorelle la mettono in piedi in un baleno, raccattando di tutto, avanzi di stoffa, scarti di pelle, pezzi di tappezzeria. È così che nasce Es’givien, eccellenza del Made in Italy che dal 2014, con il progetto Il Fashion Bello e Buono, si afferma anche come avanguardia della moda sostenibile. Inevitabile l’incontro con Enel X, che ha messo proprio sostenibilità ed economia circolare al centro del proprio modello di business, e a cui Es’givien si è rivolta per riuscire a incrementare il livello di circolarità dell’azienda e del suo modello più venduto, il cappotto ES957.
Dall’incontro è nata una case history di successo che è stata al centro della prima edizione del progetto rete #ilfashionbelloebuono, intitolata “Change, Innovation and Sustainability in Fashion and beyond”, che si è tenuta il 22 novembre nella prestigiosa sede del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Un evento organizzato da Es’givien in collaborazione con Enel X per discutere di economia circolare, cambiamento climatico e nuovi modelli di business nella moda e in altri settori dell’economia alla presenza di manager, rappresentanti delle istituzioni, studiosi, esperti e tantissimi giovani.