Ma cosa succede tecnicamente? Una particolare apparecchiatura, viene installata, in modo che l’aggregatore sia in grado di rilevare le misure in un tempo reale, che saranno poi aggregate con altre misure e infine inviate a Terna. Il ruolo ricoperto da Enel X in questa sperimentazione è quello di soggetto “abilitante”, in grado di aggregare risorse diffuse o comunque di facilitare la partecipazione del potenziale di domanda esistente, intermediando l’offerta di servizi Demand Response con il sistema elettrico. È quindi davvero possibile contribuire alla stabilità della rete elettrica con la batteria della propria auto, partecipando alla salute del Pianeta mentre se ne ricava perfino un profitto?
A questa domanda c’è una sola risposta. Ed è Enel X.