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Mobilità sostenibile: che cos’è e perché è importante

Tutti ci spostiamo, di continuo. E lo stesso fanno le merci. Di giorno e di notte, all’interno della stessa città oppure da un continente all’altro. In questo momento sono in viaggio milioni e milioni di treni, navi, aerei, automobili, tir, autobus, tram, moto, biciclette... Il settore dei trasporti ha quindi un grande impatto sull’ambiente: per questo è importante che sia sostenibile. Ma cosa significa mobilità sostenibile? Per capirlo dobbiamo ritornare a cavallo degli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, quando si parlò per la prima volta di assicurare alle generazioni future un accesso equo alle risorse del pianeta. Dal concetto di sviluppo sostenibile si è così arrivati al significato di mobilità sostenibile, o smart mobility, inserito dalla Commissione Europea nella strategia per il 2050: garantire sistemi di trasporto che rispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, tutelando al tempo stesso l’ambiente, l’approvvigionamento energetico e i lavoratori del settore.

Quali sono i principali vantaggi della mobilità sostenibile?

La mobilità sostenibile mira a un trasporto eco-compatibile, contribuendo a minori emissioni, minore consumo di risorse non rinnovabili e miglioramento della salute pubblica. Si allinea con gli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda 2030, puntando a una transizione ecologica essenziale per l'ambiente e la società. Questo concetto abbraccia una mobilità green, che include l'uso di veicoli a basso impatto, promuovendo stili di vita attivi e riducendo la congestione urbana, garantendo benefici a lungo termine per persone, economia e società.

Riduzione dell’inquinamento atmosferico

Il motivo più impellente della necessità di spostarsi in modo sostenibile è la riduzione di emissioni di CO2 per contrastare il riscaldamento globale. Il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, il 71,7% delle quali viene prodotto dal trasporto stradale, secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente. Diventa quindi essenziale una mobilità basata sul trasporto sostenibile, alternativa all’uso dei mezzi privati alimentati a combustibili fossili che consenta di abbattere queste emissioni, come il trasporto pubblico, la mobilità pedonale e ciclabile, i veicoli elettrici, la mobilità condivisa.
Fotovoltaico per la PA

Soluzioni per un trasporto elettrificato

Una trasformazione energetica per ridurre i costi, rendere le città più sostenibili e migliorare il benessere delle pers

Riduzione della congestione stradale

La mobilità incide anche sulla qualità della vita. Chissà quante volte, bloccati in auto nel traffico o in cerca di un posteggio introvabile, abbiamo pensato: “Avrei fatto prima in treno, o in autobus”, “Avrei fatto prima a piedi, o in bici”. Queste alternative non solo sono più ecologiche, sono utili anche a ridurre la presenza dei mezzi privati in città. Sono proprio questi ultimi ad affollare i parcheggi a lato della strada e a creare traffico, anche a svantaggio dei mezzi pubblici.

I benefici di una mobilità green sulla salute

L’utilizzo dei mezzi di trasporto elettrico pubblico favorisce uno stile di vita meno sedentario e più attivo, migliorando così anche le condizioni di salute. Chi utilizza mezzi pubblici, infatti, si sposta anche di più a piedi rispetto a coloro che usano automobili private. Inoltre, sono sempre di più le persone che associano l’utilizzo della bicicletta a quello di mezzi pubbilci. Secondo i dati Istat,  quasi una persona si cinque (19,1%) sceglie una forma “attiva” per gli spostamenti: va a piedi il 17,4% e in bici l’1,7%. Molte amministrazioni cercano di incentivare questi comportamenti con la creazione di Pedibus o Bicibus: comitive di studenti che vanno a scuola a piedi o in bici accompagnati a rotazione dagli adulti. L’obiettivo è far fare attività fisica a figli e genitori, evitare di intasare le vie di accesso alle scuola con le automobili e liberare le famiglie dall’incombenza quotidiana di dover accompagnare i piccoli a lezione.

Trasporto sostenibile: quali sono i mezzi alternativi?

La mobilità sostenibile cambia a seconda delle caratteristiche personali e del territorio in cui ci si sposta, per cui è il frutto di un’integrazione tra diversi mezzi di trasporto. Questo tipo di mobilità comprende: 
Soluzioni di ricarica domestica

Soluzioni per la mobilità elettrica

Ricarica intelligente e flessibile, a casa e in viaggio.

  • il trasporto pubblico elettrico
  • la mobilità dolce, ovvero spostarsi senza motori ma con la forza fisica, che potrebbe addirittura ricoprire l’82% degli spostamente quotidiani in Italia, secondo il Rapporto Isfort;
  • la condivisione di veicoli, come il car sharing, oppure il car pooling, che consiste nella condivisione di un’auto privata tra due o più persone
  • l’impiego di veicoli elettrici, come bus, auto e scooter, al posto di quelli a combustibili fossili, che rappresentano la sfida più avanzata per il trasporto su gomma, perché non inquinano e consentono di risparmiare su carburante e manutenzione..

Esempi e progetti di mobilità sostenibile in Italia e nel mondo

Gli esempi di mobilità sostenibile sono ormai innumerevoli. Qui ne abbiamo selezionati alcuni tra i più rappresentativi, da quelli più vicini a noi fino agli angoli estremi del pianeta.  

In Italia

Nonostante il decreto Mobilità Sostenibile nelle Aree Urbane risalga al 1998, la redazione dei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS) è obbligatoria dal 2017 e solo nelle città sopra i 100 mila abitanti. È anche per questo motivo che l’Italia è ancora molto indietro nel realizzare efficaci politiche di mobilità sostenibile. Una delle città più attive è Milano, che nel 2012 ha vietato o disincentivato con una tariffa l’accesso al centro città dei mezzi privati. Grazie alla rete di metro, tram, bus, treni e mezzi di trasporto condivisi, Milano risulta, per il Rapporto Italia Sostenibile 2021 di Cerved, la seconda città italiana più sostenibile dopo Bolzano; ed è prima nella classifica Città MEZ - Città Mobilità Emissioni Zero di Legambiente e Motus. L’indagine di Euromobility sulla Mobilità sostenibile in Italia incorona invece come città più “eco-mobile” Firenze, che a 10 anni dall’introduzione del tram ha portato il 22% dei suoi passeggeri ad abbandonare il mezzo privato. Al di fuori delle classifiche è interessante riportare anche il caso di Genova, che nel 2019 aveva solo 11,5 km di piste ciclabili (dato peggiore tra le grandi città italiane) mentre tra il 2020 e il 2021 ha realizzato 60 km di bike lane, e altri 50 km appariranno nel 2022.

In Europa

Nel 2020 la Commissione Europea ha presentato la Sustainable and Smart Mobility Strategy, un piano di mobilità sostenibile per tagliare il 90% delle emissioni nel settore dei trasporti entro il 2050. Già per il 2030 dovranno esserci almeno 30 milioni di mezzi a zero emissioni, 100 città climaticamente neutrali e il doppio del traffico ferroviario ad alta velocità.

 

Nel frattempo molte città europee sono all’opera. Grazie al progetto Grünes Netz (rete verde) la tedesca Amburgo sta creando un sistema di verde pubblico integrato con strade percorribili sia a piedi che in bici per dire addio alle auto e impedire ai veicoli a motore di arrivare in centro entro il 2034. Budapest, capitale dell’Ungheria, ha realizzato più di 300 km di piste ciclabili. Oslo, capitale di una Norvegia dove le auto elettriche sono già una realtà consolidata, dal 2015 ha progressivamente precluso l’accesso alle auto in numerosi quartieri: nel 2019 è stata la prima grande città al mondo ad avere zero morti di ciclisti e pedoni lungo le strade.

Nel mondo

Sono numerose le classifiche sulla sostenibilità e la qualità del trasporto pubblico nelle grandi città del mondo, con risultati che cambiano in base alle innumerevoli variabili prese in considerazione. Secondo il Sustainable Cities Index, in vetta alla classifica delle città più sostenibili del 2022 c’è Oslo, e in generale è la Scandinavia che domina la graduatoria, piazzando tre città nei primi quattro posti (Stoccolma e Copenaghen, al terzo posto Tokyo). Nessuna città italiana è presente tra le prime 10 posizioni. Al di là delle classifiche, comunque, il tema della mobilità sostenibile è in testa alle politiche ambientali in ogni parte del mondo. Sydney, in Australia, punta a riorganizzare la rete di trasporti con treni leggeri, metro, ferrovie regionali per migliorare la qualità della vita, attrarre investimenti privati e sostenere la ripartenza economica. La capitale della Colombia, Bogotà, dal 2000 ha realizzato un sistema di bus con corsie riservate e separate rispetto al resto della strada. Oggi Bogotà sta passando ai bus elettrici proprio come la capitale del Cile, Santiago, e ha installato elettro-terminal e pensiline intelligenti dotate di sistemi digitali.

Smart mobility e smart city

Il concetto di mobilità sostenibile è strettamente legato a quello di smart city, la “città intelligente” che grazie alla tecnologia rende gli spazi più efficienti, digitali, vivibili e integrati tra loro. L’applicazione di sistemi avanzati quali sensori, videocamere, IoT (Internet of Things) al settore dei trasporti è fondamentale per renderli più efficienti dal punto di vista energetico e soddisfare in tempo reale le esigenze di spostamento dei cittadini. L’evoluzione in questa direzione è obbligata, visto che le città, pur occupando solo il 2% della superficie planetaria, producono il 70% delle emissioni di anidride carbonica, di cui un quarto per il trasporto su strada. Entro il 2050, due terzi della popolazione mondiale vivrà in zone urbanizzate: per questo la mobilità deve diventare al più presto sostenibile.
Città 2.0

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L’insieme di soluzioni innovative per semplificare i processi e la gestione dei servizi della pubblica amministrazione.

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