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Cappotto termico: cos’è e a cosa serve

Impedisce le dispersioni termiche, riduce l’umidità e gode di detrazioni fiscali

Pubblicata il 26 FEBBRAIO 2019
Tra gli interventi di riqualificazione energetica, coperti dagli incentivi Ecobonus, ce n’è uno dal nome particolarmente evocativo. Il “cappotto termico” è una vera e propria protezione che avvolge le nostre case, proteggendole dalle inutili e fastidiose dispersioni termiche e aiutandoci a ridurre al minimo i consumi energetici. Come per gli altri interventi indicati all’interno delle ultime Leggi di Bilancio, anche il cappotto termico beneficia di importanti incentivi: detrazione fiscale e cessione del credito. Scegliere di effettuare interventi di efficientamento energetico di questo tipo sul proprio condominio, dotandolo di una protezione capace di ridurre le dispersioni termiche, non solo assicurerà un netto miglioramento dell’isolamento termico dello stesso sia in inverno che in estate, ma permetterà di portare in detrazione o cedere in un’unica soluzione tra il 70% e il 75% del costo totale dell’intervento (che può arrivare all’85% quando l’intervento viene realizzato contestualmente ad interventi di messa in sicurezza sismica dell’edificio, ricadenti nel perimetro degli incentivi Sismabonus).

Una scelta sostenibile

Scegliere di effettuare questo tipo di interventi affidandosi ad Enel X, significherà quindi poter avere la possibilità di non dover sostenere il 100% delle spese previste per i lavori di riqualificazione energetica (per poi portarne in detrazione il 70-75% e rientrarne nelle canoniche successive 10 rate in 10 anni) ma di dover sostenere i costi della sola quota parte non detraibile e cedere la restante parte, sotto forma di credito fiscale, ad Enel X grazie all’incentivo rappresentato dalla cessione del credito d’imposta. Una scelta efficiente, ecologica ed economica. Il cappotto termico, oltre ad essere un intervento riqualificante per le facciate del condominio su cui viene installato, può portare ad una riduzione drastica dei consumi energetici del condominio tutto e di ogni singolo appartamento che lo compone, legata principalmente alla diminuzione del fabbisogno di riscaldamento invernale e di condizionamento estivo e alla stabilizzazione della temperatura interna dell’edificio. Inoltre, riducendo notevolmente anche il livello di umidità degli immobili e aumentando l’isolamento acustico rispetto ai rumori esterni, ne migliora anche il comfort abitativo.

 

Vivi Meglio

Vivi Meglio

Le soluzioni di Enel X per riqualificare condomini ed edifici.

Due tipi di isolamento

Andiamo dunque a scoprire nel dettaglio di cosa stiamo parlando. L’intervento di riqualificazione energetica prevede l’installazione di pannelli isolanti sulla superficie interna o esterna delle pareti perimetrali di un edificio.

 

Esistono due tipologie di isolamento a cappotto: quello normale e quello a parete ventilata. Nel caso del cappotto termico normale, i pannelli installati possono sono intonacati successivamente alla loro installazione. Nel caso del cappotto termico a parete ventilata, invece, i pannelli isolanti sono coadiuvati da una struttura, distanziata di alcuni centimetri dall’isolante, che sostiene delle lastre in materiale ceramico, metallico o di marmo.

Nel canale così creato, fra pannelli isolanti e lastre di materiale ceramico, si genera un effetto camino che permette lo smaltimento del calore quando la parete è battuta del sole e crea una ulteriore barriera al passaggio del freddo nella stagione di riscaldamento. Quindi, sia in ambienti molto caldi che in ambienti molto freschi, l’isolamento a cappotto con la parete ventilata si distingue per le prestazioni più performanti rispetto all’intervento più semplice.

 

Tuttavia, in entrambe le opzioni sono tangibili il risparmio energetico, la riqualificazione estetica della parete e l’aumento del valore dell’immobile grazie al miglioramento della classe energetica.

Cappotto interno ed esterno

Rispetto alle tecnologie presenti sul mercato, esiste la possibilità di scegliere tra l’installazione del “cappotto interno”, ovvero l’installazione del materiale isolante sulle pareti interne delle unità abitative, e “cappotto esterno”, che prevede l’isolamento delle pareti esterne dell’edificio. Per scegliere la soluzione più adatta alle proprie necessità è utile sapere che, nel caso del cappotto interno, si presenta una maggiore facilità di applicazione che preserva, al contempo, le facciate condominiali ad alto valore storico, artistico o con vincoli da parte delle soprintendenze. Il cappotto esterno, invece, consente un maggiore isolamento termico a parità di materiali utilizzati (fibra minerale, fibra di legno, sughero e polistirene espanso, a seconda delle valutazioni del progettista), non richiede lavori interni alle unità abitative e non riduce pertanto lo spazio disponibile nell’abitazione.

Tecnologia per tutti

In alcune circostanze elementi decorativi come superfici in marmo o capitelli possono limitare la possibilità di installare il cappotto isolante all’esterno dell’edificio, ed è quindi preferibile prevedere la posa dei pannelli all’interno delle singole abitazioni o, in alternativa, riportare il materiale decorativo sulla superficie di finitura del cappotto. Per le facciate con i mattoni a vista, poi, sono stati progettati degli speciali pannelli che riproducono l’estetica delle pareti sulle quali viene eseguito l’intervento di riqualificazione energetica. La tecnologia insomma, risponde alle esigenze di tutti.

 

E la sostenibilità passa anche per le pareti domestiche che, protette da un “cappotto” di efficienza e risparmio, proteggono la giusta temperatura nel posto dove ci sentiamo più al sicuro. Casa.

 

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Fonte: legge di bilancio 2018/2019, Agenzia delle Entrate