
I vantaggi economici
Sono moltissimi i vantaggi che l’installazione di un cappotto termico garantisce all’edificio, economici e non solo. Magari non è tra i primi aspetti su cui ci si sofferma, ma la riqualificazione delle facciate incrementa il valore dell’immobile, aumentandone il potenziale sul mercato immobiliare. Poi, sul fronte delle spese condominiali per il riscaldamento, si ottengono i risultati più evidenti: si parla anche di una riduzione dei costi del 40-50%. E se all’installazione del cappotto condominio si abbina anche una caldaia a pompa di calore, i costi si abbattono ulteriormente, eliminando il gas e tutti gli oneri di manutenzione a esso legati.
Isolare le mura perimetrali del nostro condominio con un cappotto termico, permette quindi di:
- Ottimizzare le prestazioni energetiche e termiche dell’edificio;
- Ridurre i consumi energetici e, di conseguenza, i costi in bolletta;
- Poter usufruire delle detrazioni fiscali a riguardo;
- Proteggere il clima e l’ambiente riducendo dispersioni e sprechi (e quindi emissioni di anidride carbonica);
- Migliorare il comfort abitativo;
- Incrementare l’isolamento sia dal freddo che dal caldo;
- Aumentare l’isolamento acustico;
- Eliminare la dispersione del calore e la formazione di condensa e muffe.
- Incrementare il valore dell’immobile;
Cappotto termico in condominio: come ripartire le spese
Una scelta sostenibile

Scegliere di effettuare questo tipo di interventi affidandosi ad Enel X, significherà quindi poter avere la possibilità di non dover sostenere il 100% delle spese previste per i lavori di riqualificazione energetica (per poi portarne in detrazione il 70-75% e rientrarne nelle canoniche successive 10 rate in 10 anni) ma di dover sostenere i costi della sola quota parte non detraibile e cedere la restante parte, sotto forma di credito fiscale, ad Enel X grazie all’incentivo rappresentato dalla cessione del credito d’imposta.
Una scelta efficiente, ecologica ed economica.
Maggioranza condominiale per cappotto termico

Lo stesso ragionamento sarebbe valido nel momento in cui si decidesse di installare contestualmente al cappotto anche un sistema di ventilazione meccanica controllata, che obbligherebbe tutti i condòmini o alcuni di essi a effettuare interventi all’interno del proprio appartamento. In questo caso sarebbe quindi necessaria l’unanimità, se ciò non dovesse accadere la delibera è da considerarsi nulla e impugnabile.
Nel caso di balconi e terrazzi, l’inconveniente può essere evitato - ove possibile - grazie ad accorgimenti tecnici, come l’insufflaggio di materiale isolante nelle intercapedini. La ricerca di una soluzione tecnica a questi problemi deve costituire oggetto di uno specifico capitolato esaminato e approvato dall’assemblea: altrimenti si determina una lesione del diritto di proprietà dei singoli condòmini e la conseguente nullità della delibera. L’assemblea non può infatti decidere l’esecuzione di lavori su parti dell’edificio che sono di proprietà di un singolo condomino senza il suo consenso.
In sintesi: per una corretta delibera sui lavori di installazione del cappotto termico condominiale, occorrerà, in primo luogo, valutare ogni accorgimento tecnico per evitare incidenze negative sulle proprietà private dei condòmini. Se queste sono ineliminabili, sarà necessario arrivare all’unanimità dei consensi.
Cappotto termico del condominio: l’iter da seguire
Realizzare lavori in condominio, si sa, può essere complicato. Per evitare contrattempi, è bene seguire un iter, come indicato dal Tribunale di Roma con la sentenza 17997/2020.
Prima di approvare i lavori, come spiegato dai giudici, bisogna condurre uno studio di fattibilità, ovvero un’analisi dei costi e dei possibili risultati che deriveranno dall’installazione del cappotto, che permette di capire se e quanto il suo spessore potrebbe diminuire l’area calpestabile di balconi e spazi comuni, andando a gravare sulla sfera patrimoniale di alcuni condòmini. Per cercare di snellire e sveltire l’approvazione, è possibile per l’assemblea nominare un consiglio ristretto di condòmini, che avrà il compito di comparare i preventivi e selezionare le offerte. Perché le decisioni del consiglio ristretto possano essere valide e vincolanti per tutti i condòmini, però, è necessario che vengano votate e approvate da tutta l’assemblea condominiale.
Quali sono i bonus e le detrazioni disponibili per la realizzazione del cappotto termico in condominio nel 2022?
Qual è il costo cappotto termico condominio e com’è possibile risparmiare? Le detrazioni fiscali previste permettono di ridurre le spese da sostenere per il cappotto tetto condominiale. La buona notizia è che anche per il 2022 il Governo ha previsto bonus e detrazioni per poter realizzare il cappotto termico esterno in condominio. Il principale è il Superbonus, che permette la detrazione maggiorata al 110% ed eventualmente lo sconto in fattura o la cessione del credito. Si applica per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per i condomìni, anche se con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024; 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025). È stata prevista un'ulteriore proroga per condomìni ed edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, qualora alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell'intervento complessivo. In tali casi, il Superbonus spetta anche per le spese sostenute, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2023. Per le spese sostenute nel 2022, la detrazione è ripartita in quattro quote annuali di pari importo (in luogo delle cinque previste).
Il Superbonus consente di ottenere una detrazione fiscale fino al 110% su tre tipologie di intervento relative alla coibentazione e al risparmio energetico:
- Installazione del cappotto termico, del quale abbiamo appunto parlato;
- Coibentazione del tetto;
- Sostituzione degli impianti di condizionamento invernale con degli impianti più performanti;
Per poter usufruire del bonus 110% per la realizzazione del cappotto termico è necessario che questo copra almeno il 25% della superficie disperdente lorda del condominio e che, con la sua installazione, si possa aumentare l’efficienza energetica dell’intero edificio di almeno due classi.
Questi tre interventi sono definiti “trainanti”; la loro realizzazione permette di usufruire del bonus 110% anche per altri lavori, definiti “trainati”. Le metodologie per poter usufruire del bonus 110% sono: la detrazione, lo sconto in fattura o la cessione a terzi. Nel caso in cui il cappotto termico non rispetti le condizioni sopra elencate, l’incentivo standard per i condomini prevede una detrazione dal 70 al 75% per interventi di isolamento termico delle superfici dell’edificio e del tetto, dall’80 all’85% se si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3 e gli interventi sulle parti comuni sono anche finalizzati alla riduzione del rischio sismico.