Dunque, la presa Schuko per ricarica auto elettrica è oggi lo standard per il Modo 2, che necessita di un modulo di controllo tra la vettura e la rete elettrica. Il Modo 1, che collega la rete direttamente alla batteria, è invece riservato a piccoli mezzi come bici a pedalata assistita e monopattini elettrici.
Il cavo con spina Tipo 2, cosiddetto “Mennekes”, è oggi ampiamente diffuso in Europa ad eccezione della Francia. Carica l’auto in corrente alternata monofase o trifase sino ad una potenza di 22kW sulla presa della infrastruttura di ricarica e sino a 43kW tramite il connettore sul cavo solidamente collegato alla infrastruttura di ricarica.
Il cavo con spina di Tipo 3A, cosiddetto “Scame”, è oggi utilizzato solo per i veicoli leggeri quali scooter e quadricicli, e carica in monofase ad una potenza massima di 3,7kW.
Tuttavia, non sempre le stazioni di ricarica sono dotate di prese ricarica auto elettriche, il che avviene quando l’infrastruttura è dotata di erogatori (di energia), un po’ come le pompe di benzina. Negli Stati Uniti ed in Giappone, infatti, la ricarica in corrente alternata avviene con cavi fissati alla infrastruttura di ricarica. Il cavo avrà quindi un connettore che il cliente inserirà nell’Inlet dell’auto. Il connettore è di Tipo 1, cosiddetto “Yazaki” e carica l’auto in corrente alternata monofase ad una potenza massima di ricarica 7,4kW.
Anche per la ricarica in corrente continua i cavi sono fissati alla infrastruttura di ricarica - dunque non è necessaria una presa di ricarica auto elettrica - ma i relativi connettori previsti sono i seguenti: