La ricarica dei veicoli in ambito domestico avviene tipicamente in corrente alternata (AC) in Modo 2. In ambito pubblico la ricarica può avvenire in corrente alternata in Modo 3 o in corrente continua (DC) in Modo 4.
Per la ricarica delle auto elettriche in corrente alternata (Modo 2 e Modo 3) sono previste due tipologie di connettori: Tipo1 e Tipo 2. Il Tipo 1 (o Yazaki) è lo standard giapponese e americano. In Europa si è imposto invece il Tipo 2 (o Mennekes).
Per la ricarica dei veicoli elettrici in corrente continua (Modo 4) sono disponibili due standard: CHAdeMO e CCS. Il connettore CHAdeMO è lo standard per la ricarica veloce in corrente continua più diffuso al mondo. Il connettore CCS (Combined Charging System) consente, oltre alla ricarica rapida in corrente continua, anche la ricarica lenta in corrente alternata. In Europa il CCS è realizzato a partire dal connettore di Tipo 2, per cui il sistema ha preso il nome di Combo2.
Con l’acquisto o il noleggio di un’auto elettrica vengono dati in dotazione anche uno o due cavi di ricarica. Nel caso se ne vogliano acquistare altri, compatibili con altri tipi di prese (delle stazioni di ricarica), l’acquisto può essere fatto online o presso il proprio concessionario. Oltre alla presa, gli elementi di cui tener conto nella scelta sono la potenza massima accettata dalla propria auto e la lunghezza del cavo: questo infatti ha un certo peso e se eccessivamente lungo potrebbe diventare impegnativo da maneggiare.
I costi variano, a seconda della tipologia e della potenza che possono reggere, tra i 200 e i 1.000 euro.